NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
24.12.2008

Amo il Natale. Mi piace decorare l’albero con mostruoso anticipo mentre bevo una tazza di cioccolato caldo e ascolto le carole natalizie allo stereo, mi piace andare per negozi la domenica, sotto i portici con tutte le luminarie (che quest’anno sono più parche… risparmio energetico o risparmio e basta???) e sgomitare tra la folla delle tredicesime per vedere vetrine che vedrei tranquillamente gli altri giorni della settimana; mi piace guardare alla televisione tutti quei film rassicuranti, come “La vita è meravigliosa”, “7 spose per 7 fratelli”, “Tutti insieme appassionatamente”, “Il piccolo Lord”, “Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato”.
Sì, ho una visione del Natale che forse trova le sue radici in quei telefilm americani dove tutti siedono attorno alla tavola, si riappacificano dopo anni di rancori, cantano attorno a un pianoforte e accolgono l’ospite inatteso (sempre un clochard reduce dal Vietnam) senza storcere il naso (se sposti un po’ la seggiola stai comodo anche tu).
A questo proposito, ogni anno a gennaio (gennaio!) comincio a stilare una serie di proponimenti esageratamente pretenziosi, perché ogni volta voglio che sia un Natale indimenticabile e soprattutto voglio che a Natale nessuno si dimentichi di me.. come:
- Finire quel benedetto punto a croce con tema natalizio e incorniciarlo
- Raccogliere in un quaderno serio le ricette a tema natalizio divelte dai giornali di cucina e abbinarle, per ottenere almeno tre menù natalizi completi da sottoporre agli amici (banchetti pantagruelici ma poco calorici)
- Leggere i libri sul Natale di Martha Stewart e Gooseberry Patch comprati a peso d’oro negli USA, e quindi imparare a decorare un mug con il feltro intagliato a fiocco di neve o renna, creare composizioni con il vischio, fare finalmente la corona centrotavola con il pane, aromatizzare il latte caldo con le spezie comprate nel mercatino a New Haven..
- Imparare bene le strofe di “The 12 days of Christmas”
- Distribuire il cd natalizio completo di: copertina decorata a tema, sacchettino con mini biscottini segnaposto, marmellate fatte in casa con i mirtilli rossi presi a Bolzano
- Riuscire a realizzare la “SCATOLA DI NATALE” (sono 15 anni che ci provo): una scatola decorata a tema contenente il suddetto cd e una piccola brochure con ricette tipiche e i testi delle canzoni, e spedirla agli amici in tempo utile..
- Fare gli acquisti per i bambini di famiglia (cuginetti, nipotini, figli di amici) non oltre il 25 ottobre, perché da metà novembre il Super Saiyan di Dragon Ball diventa come oro
- Riunire attorno alla tavola tutti, giocare a tombola con i fagioli, andare alla Messa di mezzanotte non solo per esibire il cappottino rosso nuovo che fa tanto Elizabeth Montgomery
Per le persone normali, avere le idee così chiare a gennaio significa non solo riuscire a realizzarle tutte, ma nel contempo mettere in ordine gli scontrini della farmacia, seguire un corso di spinning, imparare il portoghese e tenere una palla in equilibrio sul naso. Non so bene perché, ma io non ci riesco. Deve essere qualcosa che ho nel karma: forse nella mia vita precedente ho asfaltato una delle renne di Babbo Natale neanche fossi Sarah Palin, e quindi al 20 di Dicembre mi ritrovo sempre a osservare critica il ricamo paciugato fermo lì dal 1999, a correre da Righi e Puglia per un cabaret di cappelletti last minute, a spolverare i miei libroni da housewife americana che tengono su i cd che è una meraviglia, a masterizzare selvaggiamente il cd natalizio e lanciarlo ad amici e colleghi senza neanche dargli la tracklist (tanto, se lo aprono con Nero i titoli gli appaiono tutti), a impappinarmi ogni volta che Bing Crosby canta “10 Lords a-leaping”, a modificare ogni volta il menabò della brochure natalizia senza mai ottenere la stesura definitiva. E’ vero, riesco in qualche modo a riunire tutti i familiari per il cenone, ma si finisce SEMPRE con il rinfacciarsi avvenimenti e sgarbi risalenti al 1989 così più che “Happy Days” sembriamo “Festen” (di cui consiglio caldamente la visione).
Unico progresso rispetto all’anno scorso: invece che unirmi all’orda degli Zombie che il 24 Dicembre brandiscono il Salvatempo e gambizzano chiunque cerchi di soffiargli l’ultima Arena dei Gormiti che il nipotino ha chiesto a Babbo Natale, mi sono preparata in anticipo e l’ho comprata su E-bay da un mezzo usuraio per il doppio del prezzo di mercato.
Come dice Bridget Jones, per essere passato solo un anno, ho fatto ENORMI progressi!

 
 
 
 
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