CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA
15.01.2009

Ogni tanto è terapeutico confessare l’inconfessabile. Protetta dall’anonimato, mi lancio:

- Tutti gli anni, all’appropinquarsi del 31 Dicembre, assumo l’aria annoiata e proclamo che fosse per me andrei a letto alle dieci tanto è una sera come un’altra; poi invece alle tre del pomeriggio comincio la routine bagno – peeling - maschera viso- bigodini termici – lametta volante per emergenze pilifere – trucco per le grandi occasioni (che consta di fondotinta effetto stucco veneziano, ombretto finto nude look, ciglia finte, rossetto a lunga durata che a rimuoverlo ci vuole l’acquaragia)
- Registro “Beautiful” tutti i giorni e non me ne perdo una puntata. Dal 1990.
- Ogni tanto guardo “C’è posta per te” e mi commuovo, perché porello questo che ha picchiato moglie e figli e dopo 25 anni, quando scopre che se non si ricongiunge alla famiglia gli negano la pensione, decide di chiamarli in trasmissione e questi non aprono la busta.
- Su Sky non mi perdo una replica di “Scary Movie” e “ Natale in crociera”: mi alleggeriscono il tono della giornata. Ma appena nella stanza entra qualcuno schiaccio il tasto di cambio veloce e volo su Cult o sul Gambero Rosso.
- Il Brunello non mi piace. Secondo me ha un vago sentore di cimice. Il Martini fa tanto “Upper west side” ma non è che me lo gusti proprio tanto..
- Spesso mi prende la mania dello shopping trash e ordino su Bonprix.com delle cose assurde che volano direttamente nella sportina di Recuperandia.
- Mi sono ricomprata un vestitino di Stefanel che mi ero pentita di avere dato alla Caritas.
- A scuola ho preso “OTTIMO” per la mia recensione di “20.000 leghe sotto i mari”, ma io non l’ho mai letto.
- Ho spacciato per vera una borsa di Louis Vuitton comprata tre anni fa in spiaggia.
- Credo di essere sfuggita alla bulimia perché con una, due, tre, quattro, tutte e cinque le dita in gola non riesco a rimettere.
- L’Oviesse è mitico: ieri, oggi, domani. Soprattutto da quando fa orario continuato.
- Prima di discutere la mia tesi di laurea, ho bevuto due bicchierini di vodka. Alla pesca.
- Mi sta sulle balle chi fuma non tanto per le storie del fumo passivo, chi fuma avvelena anche me, il fumo fa male alla salute: semplicemente, mi fa schifo l’odore sui vestiti e sui capelli.
- Quest’estate una mia vecchia passione del Liceo (per cui avevo sospirato ben due mesi e che mi aveva crudelmente snobbato) mi ha avvicinato al 39 e mi ha fatto qualche velata avance: ho tolto la sua mano dalla mia chiappa e ho offerto un giro di Gin Lemon a sua moglie.
- Ho comprato un cappottino beige da Tsunami per una cifra esagerata perché ormai me l’ero provato, ero da sola in negozio e mi imbarazzava andare via senza comprarlo.
- Al Festival di Filosofia mi sono un po’ annoiata, ma fa tanto fico esserci andata (anche se poi con la scusa che c’era troppo sole mi sono seduta al Bar Roberta e ciao mare)
- Alla maturità il capo commissione ha fatto qualche apprezzamento diciamo non proprio didattico su di me, e la cosa mi ha lusingato!
- Non è che adesso uno diventa un genio della comicità solo perché ha l’accento toscano. Che palle questa storia de “La ‘ulla del Rinascimento”! Panariello mi sta antipatico!!!
- Non cammino sotto alle scale, non lascio il cappello sul letto, se rovescio il sale poi me lo butto alle spalle, in Via Rovighi faccio sempre i tre gradini della Sinagoga perché mi hanno detto che porta bene.
- Mi associo a tutti quelli che hanno detto che il 2008 è stato un anno schifoso, tant’è che a novembre scadeva la mia carta di identità ma ho aspettato oggi, 02/01/2009 a rinnovarla.

BUON ANNO!

 
 
 
 
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