VITA DA NERD
12.03.2009

Avevo sempre snobbato quei nerd in tilt per la RAM inceppata, finchè il mio pc (detto anche “termosifone”) non ha esalato l’ultimo respiro in un grigio pomeriggio di febbraio: nel bel mezzo della creazione di un cd anni ‘80 mi sono apparse finestre inquietanti: dicevano che il disco era illegale. Ok, avevo comprato una torre di cd in un negozio di cinesi, ma dubito che la Pioneer sia così sofisticata da riconoscere i dischi cheap e che abbia programmato il suo masterizzatore per espellerli schifato; inoltre, le mie canzoni sono rigorosamente acquistate su Itunes, quindi di illegale hanno ben poco.
I vari forum su internet non mi erano stati d’aiuto, tranne un hacker disperato che raccontava che tutte le sue sventure erano iniziate proprio da un episodio del genere, finchè, nel giro di tre giorni, il suo computer non dava più segni di vita.. Inutile dirlo, il tempo di fare un backup (perché sono imbambita e un po’ sfigatina ma non fino a questo punto), e la stessa cosa è successa anche a me (nel delirio della mia disperazione, ho anche pensato a una specie di “The Ring” in versione informatica: 3 giorni dopo aver letto quel post, il tuo computer imploderà).
Il tecnico cui mi sono rivolta come se gli affidassi un figlio mi ha squadrato da capo a piedi ed ha elaborato in due nanosecondi l’equazione “donna = non campana una cippa” perché mi ha domandato con aria beffarda se per caso avevo controllato il corretto inserimento della spina. Dopo aver contato fino a dieci (perchè paventavo ritorsioni sul mio amato bene) gli ho sfagiolato tutte le procedure mediamente complicate eseguite, buttando qua e là paroloni come “piastrina Peltier” e “kernel”. Incredulo, ha attuato il piano B: propormi tutta una serie di modifiche e migliorie che avrebbero reso il mio computer una vera e propria bomba. Al pensiero che all’avvio non avrei dovuto aspettare di bermi un caffè per vedere la schermata iniziale, che avrei avuto un masterizzatore Blu ray, un processore di nuovissima generazione e un lettore di memory card integrato mi ha convinto a lasciarlo in riparazione qualche giorno di più: dopo tutto, chi non vorrebbe oggi come oggi un lifting facciale, un po’ di botox e un paio nuovo di glutei?
Nell’immediato, però il dramma: e se avessi avuto bisogno di cercare su Google la risposta alle domande di Gerry Scotti? Se nel cuore della notte non fossi riuscita a dormire per sapere il vero nome di Cary Grant (Archibald Leach)? Avrei passato anche io la mia Quaresima in totale astinenza dal computer? Per fortuna esistono persone che conoscono molto bene le mie paturnie (dopo avermi sopportato durante l’astinenza quaresimale da shopping): in due ore, avevo a disposizione un Ibook e un Vaio con Windows Vista.
Se fino a 10 anni fa il mondo si divideva in amanti dei cani o dei gatti, adesso capisco perché il mondo si divide in MAC e WINDOWS: nonostante l’uno continui ad accusare l’altro di averlo copiato, sembra che il più sadico tra Jobs e Gates abbia sì progettato una rassicurante somiglianza tra i sue sistemi operativi, onde poi farci impazzire nel momento in cui si rende necessaria la semplice apertura di una cartella. Che nessuno si faccia ingannare dall’aspetto grazioso e “cool” del MAC: già all’avvio tutto sembra facile, perché invece che tutta una sequenza in DOS, appare un simpatico computerino che sorride, sorride, sorride, anche quando si sentono strani rumori provenire dall’interno. Ho apprezzato la velocità e l’immediatezza del sistema: appena inserisci una periferica, non ti sta a chiedere un campione di DNA, né ti chiede se sei DAVVERO sicuro di fare quello che stai facendo pur sapendo che stai rischiando grosso; imperdonabile però la mancanza del tasto destro del mouse.
Addolorata, perché girare con un Ibook era davvero molto avanti, ho provato a cercare l’ispirazione sul Vaio. Dopo tutto, lo usava James Bond mentre con una mano concupiva Vesper Lynd e con l’atra si defibrillava! Peccato non avessi fatto i conti con Windows Vista, che nella (mia) pratica si è rivelato una boiata pazzesca. Cosa è successo al desktop? Cos’è quella barra Meteo con la Guida Tv? E soprattutto: perché quando connetto il mio IPOD per scaricarci le canzoni (ripeto) comprate su Itunes, il Vaio mi dice che non può farlo e che la pirateria uccide la musica? Da un momento temevo che dallo schermo (sempre modello “The Ring”) uscisse Bersani incazzatissimo per i miei attentati al libero mercato.
Giusto in tempo per la mia ispirazione in caduta libera, il tecnico (che mai mi era apparso così bello) (somiglia a Jack Black) mi ha reso il caro, vecchio, obsoleto pc, completamente rinnovato nelle prestazioni e nello styling. E confesso che, alla fine, non era un problema di Mac e neppure di Vista: semplicemente, lo stiloso Ibook e l’avveniristico Vaio non avrebbero mai potuto competere con il mio caro, vecchio “termosifone”: soprattutto adesso che riesco a vedere “300” in alta definizione.

 

 
 
 
 
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