MAGIC MOMENTS
21.5.2009

Sabato mattina, la solita vasca in Piazza. Nessun assillo per manovre di acquisto compulsivo perché ci stiamo abituando alle nuove temperature più miti (dopo mesi di tempo da arrugginirsi, neanche Carpi fosse il nuovo set del film Twilight) e la smania da sandali- shorts-canotte è ancora lontana.
Mi aggiro quindi calma e senza nessun intento di shopping per i reparti dell’Oviesse (sarà cheap ma è terapeutico) e in filodiffusione Lou Reed canta “Perfect Day” (incredibilmente no Britney Spears, né i Jonas Brothers né Hannah Montana). Mi ritrovo a canticchiarla a mezza voce mentre esamino con aria schifatina un pacco da 3 serafini che costa ben 3 euro e 90, e una ragazza di fianco a me fa esattamente la stessa cosa, guarda e canta. Un papà col passeggino incorporato si avvicina e sento che anche lui la sta cantando. Nessuno dei tre voleva cantarla con gli altri, ognuno stava facendosi bellamente i suoi.
MOMENTO PERFETTO LIRICO. Primo perché era bello sentirsi in sintonia con due sconosciuti senza bisogno di altro; secondo, perché non si trattava di una canzone qualunque, e trovare in una situazione così pop due persone che la sapevano è stato folgorante.
Ho sempre avuto la mania dei MOMENTI PERFETTI, e spesso a causa loro sono stata abbondantemente sfottuta: non si tratta di momenti oggettivamente piacevoli (tipo: Johnny Depp che mi rapisce tra la folla per farmi sua, la rubafidanzati che è ingrassata di 40 chili, un’ inaspettata somma di denaro che ti permette la follia senza sensi di colpa..). diciamo che, per una fortunata serie di episodi, atteggiamenti miei mentali, convergenze astrali, ci sono attimi che mi piace fissare e battezzare come perfetti.
Qualche altro esempio?
Milano Marittima, ore 19 di un sabato settembrino. Aperitivo allo Zu con le “pùple” dopo avere appoggiato le valigie in albergo. Siamo ancora in tenuta pomeridiana, dopo andremo a tapparci per la seratona Pacifico+ Pineta. Adesso però siamo sedute a tavolino, con un bel bicchiere di vino davanti, musica stavolta a canna che però mi permette di isolarmi e guardare la scenetta dal di fuori, le rotture del lavoro e della vita lasciate in pianura e tutta la serata davanti senza scadenza, impegni nè orari.. MOMENTO PERFETTO MONDANO.
Faccio la mia ridicola corsetta il sabato pomeriggio, per smaltire i bagordi del venerdì. Nulla di che, una decina di canzoni random sull’ipod poi cammino, se no lascio un polmone sul ciglio stradale. L’arietta piacevole, la fatica, i miei passi al ritmo di canzoni che l’ipod infila una più bella dell’altra, e il culmine con con Moby, “We are all made of stars”, mentre le endorfine attenuano il fiatone e sento che potrei anche amare la natura...persino senza centri commerciali!! MOMENTO PERFETTO ANCESTRALE.
Sabato sera, Multisala UCI Cinemas Reggio Emilia. Dopo un pomeriggio di follie da Zara, Zarahome, Pull and Bear e Stradivarius mi mangio una Piatto Amalfi alla Mozzarelleria. Con la digestione ancora in corso, prendo posto nelle poltrone Vip e mi preparo per “Star Trek”: poco prima che le luci si spengano e che inizino i “prossimamente”, mi accomodo sulla poltrona, mi stiro come i gatti e fisso l’attimo. Da qui e per due ore almeno, sono tutta per il signor Spock. MOMENTO PERFETTO VULCANIANO.
Venerdì 17 aprile 2009, in tangenziale supero con arroganza la vecchietta in Panda che va ai 20 all’ora. Dietro il curvone vengo fermata da due vigili in andropausa (indifferenti e insensibili alle mie profferte quasi sessuali in cambio dell’assoluzione) che mi multano la guida senza lenti, il soprasso con linea continua e l’uso del cellulare (avevo trovato la linea della mia estetista libera e NON POTEVO riattaccare!!!). Giusto in quel momento su 100 macchine che passano, 99 sono di amici, parenti e colleghi di lavoro che mi conoscono bene, ma talmente bene che ricevo 50 SMS che più o meno dicono così: “ MOMENTO PERFETTO SFIGATO!!!”

 

 
 
 
 
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